Amore e guerra in Alta Langa
Suggerimento di lettura: Suzanne Hoffman
In quale rapporto potranno mai essere le Langhe e una avvocata della Louisiana?
Può una scrittrice ed enologa statunitense scrivere uno splendido romanzo sul Piemonte e su tre grandi famiglie langarole: una di viticultori, una di contadini di Barbaresco e una di banchieri?
La risposta alla seconda domanda è “assolutamente sì”.
La Hoffman non è solo una bravissima affabulatrice e una grande intenditrice di Piemonte e di vini piemontesi – descrive le Langhe come se ci fosse nata -ma è anche una storica eccellente e la sua narrazione sgorga da racconti di persone reali.
Questo romanzo corale attraversa quasi trent’anni del ‘900 piemontese e italiano: inizia con la fine della Prima guerra mondiale e l’epidemia di Spagnola e ci conduce per mano sino al termine della Seconda guerra mondiale.
Ci racconta l’ascesa del fascismo e del nazismo e dalle Langhe ci porta a Torino, in Sicilia, in Alsazia e in Germania.
Mentre l’Italia precipita nell’orrore della guerra e dell’antisemitismo, tre donne di estrazione sociale molto diversa, sanno tessere rapporti di amicizia profonda e tre famiglie, grazie a queste donne, riescono a superare quegli anni terribili non senza pagarne lo scotto.
E’ un romanzo avvincente, profondo e semplicemente bello, di grande rigore storico.
Le langhe sono descritte in modo potente e si percepisce tutto l’amore che la scrittrice nutre per questa nostra terra.
E, come recita il titolo, è anche un romanzo che ci racconta amori profondi che si dipanano degli anni nonostante i lutti e i dolori.
Al termine di questa saga, l’autrice ha inserito tre cartine, non in scala, per aiutarci a seguire gli spostamenti dei personaggi “di finzione” che Hoffman elenca a inizio romanzo e un glossario che spiega termini e modi di dire piemontesi e tedeschi che incontriamo in questa narrazione.
Il fatto che sia stato scritto in inglese, con l’utilizzo frequente di termini piemontesi e poi tradotto ha dell’incredibile.