Paola Grandis

Andrea Vesalio

Un medico alla corte dell'imperatore

Andrea Vesalio nasce a Bruxelles il 31 dicembre del 1514 e sarà il medico di corte dell’imperatore Carlo V e in seguito di suo figlio Filippo II, Re di Spagna.

Nel 1537, a soli 23 anni diventa professore di anatomia a Padova, la più importante facoltà di Medicina del suo tempo.

La sua sarà una cattedra molto chiacchierata che gli causerà molte invidie e malevolenze: vi dico solo che il suo maestro, il professor Sylvius della Sorbona, lo lo ridicolizzerà storpiando il suo nome da “Vesalius” in “Vesanus” che in latino significa “Pazzo”. 

Cosa faceva di male Vesalio?

Durante le sue lezioni, sezionava di persona i cadaveri, dimostrando, oggi diremmo “in diretta”, ai suoi studenti come si sbagliasse Galeno, cioè il più famoso dei medici romani vissuto tra il 120 e il 201 d.c. i cui insegnamenti avevano dominato la medicina araba ed europea.

Per gli scienziati suoi contemporanei, criticare Galeno e i suoi insegnamenti, scrivere e pubblicare le sue tavole anatomiche – illustrate dagli allievi di Tiziano e in parte dal Maestro stesso – e dissezionare i cadaveri di persona, sarà una colpa imperdonabile, non solo scientifica ma anche religiosa.

Oggi quando gli studenti di medicina fanno pratica anatomica, non sanno che un tempo questa attività era non solo vietata ma punita con la morte: i cadaveri non dovevano essere sezionati dal medico laureato, ma dai barbieri /dentisti.

Ebbene sì, quelle due professioni venivano svolte dalla stessa persona.

È grazie ad Andreas van Wesel se abbiamo messo in soffitta per sempre tutte le antiche credenze su come fosse fatto e su come funzionasse il corpo umano ed è grazie a lui e alle mirabili tavole anatomiche raccolte e pubblicate nel De Humani corporis Facrica, il cui titolo originale scelto dal suo autore era il seguente:

Andreae Vesalii Bruxellensis, scholae medicorum Patauinae professoris, de Humani corporim fabrica Libri septem

Ovvero: Sette libri di Andrea Vesalio di Bruxelles, professore alla facoltà di medicina di Padova, sul modo in cui è costituito il corpo umano.

Queste tavole anatomiche saranno alla base della medicina occidentale e sono considerate il primo vero libro di medicina moderna.

Se vi interessa sapere qualcosa in più di questo libro che è stato pubblicato per la prima volta a Basilea, leggete l’articolo che pubblicherò la prossima settimana.

Andrea Vesalio subirà un processo inquisitorio con tanto di tortura e il cui esito finale sarebbe stata la morte se non fosse intervenuto Filippo II in persona che chiese alla potente Inquisizione Spagnola di commutare la pena in un viaggio in Terra Santa.

Vesalio morirà a Zante nel 1564 – la stessa isola che darà le origini a Foscolo – dopo essere stato a Gerusalemme e mentre si recava a Venezia da un suo editore.

Morì probabilmente a causa di una febbre tifoide, anche se qualcuno punterà il dito sull’Inquisizione spagnola, accusandola di aver inviato un sicario. 

A tal riguardo esiste un carteggio.

Un suggerimento: se andrete a Padova, visitate l’università storica, quella sotto i portici, Palazzo del Bo.

Vedrete la sala di anatomia nella quale operava Vesalio e la cattedra lignea di Galileo Galilei: vi assicuro che entrambe vi causeranno forti emozioni!