Chi era Giulia Tofana?
Sulla sua nascita abbiamo poche informazioni: probabilmente era figlia di Thofania, una donna giustiziata a Palermo per aver ucciso il marito Francesco con una pozione velenosa.
Di Giulia sono invece certi data e luogo di morte: Roma, 1651.
Giulia fu arrestata e torturata a lungo, con la stessa accusa della presunta madre. Si dice che fosse bellissima e che era talmente popolare tra le donne che l’Inquisizione romana non osò metterla a morte e finì col liberarla. Tuttavia, la donna morì a seguito delle ferite riportate.
Nel 1659 a Campo dei Fiori la figliastra di Giulia, Girolama Spera, verrà giustiziata per impiccagione insieme a quattro complici, una delle quali si chiamava – udite udite – Giovanna de Grandis.
Giulia, Girolama e le altre donne di questa vicenda erano delle vere e proprie avvelenatrici seriali, nel senso che vendevano un veleno molto potente, inodore e incolore, simile all’acqua, chiamato, appunto, “Acqua Tofana”.
Oggi sappiamo che è un derivato dell’arsenico.
Questo veleno uccide nel giro di qualche giorno, simulando una morte naturale, come può constatare il – non troppo – compianto Roberto Maffei.
Giulia, sua figlia e le loro “socie”, non vendevano a chiunque questo veleno ma solo alle donne che volevano liberarsi di un marito e mai agli uomini o per altre tipologie di omicidio!