Vi consiglio un libro
Sette casi per il vicequestore Giovanna Guarrasi
La serie di Vanina Guarrasi di Cristina Cassar Scalia
Questo lunedì voglio parlarvi di una serie gialla che ho scoperto da poco e da cui sono rimasta catturata: le indagini del vicequestore aggiunto Vanina Guarrasi, nate dalla penna di Cristina Cassar Scalia e pubblicati da Einaudi.
Si tratta al momento di una serie di sette volumi: ognuno racconta un’inchiesta presa in carico dal vicequestore Guarrasi. I personaggi principali restano però l’elemento ricorrente tra i vari libri, e le sottotrame che li riguardano si snodano tra i volumi, spingendoci ad andare avanti nella lettura, anche a caso concluso!
I personaggi della Cassar Scalia
La protagonista: il vicequestore aggiunto Vanina
La protagonista della serie è Giovanna, detta Vanina, Guarrasi: una giovane donna molto tosta, che copre l’incarico di vicequestore per la sezione Reati contro la persona – la cara e vecchia Squadra Omicidi – a Catania.
Quando inizia Sabbia Nera – il primo volume della serie – Vanina si è appena trasferita per sua iniziativa dall’Antimafia di Palermo.
Ama la sua bella Sicilia, i suoi amici, il cinema, le sigarette e il buon cibo – anche se non cucina mai– e gira perennemente armata, per motivi legati alla sua storia personale che scoprirete leggendo.
È profondamente innamorata di un uomo, ma di lui non voglio dirvi altro in quanto è una delle diverse sottotrame alle quali accennavo prima.
I secondari: la sua squadra e i suoi amici
Attorno a lei imparerete a conoscere i suoi amici e la sua squadra: una serie di personaggi davvero ben definiti che raramente vengono relegati nelle retrovie. L’autrice porta avanti le loro storie personali con maestria facendo nascere in noi lettori il desiderio di sapere come va a finire: non solo il caso ma anche le loro vite.
Quando una serie è ideata e scritta bene, funziona così, e la Cassar Scalia è brava.
Vi accenno brevemente – perché è troppo bello scoprirseli da soli – alcuni di questi personaggi:
- il braccio destro di Vanina, Spanò, un uomo lucido e razionale sul lavoro ma impulsivo quando si tratta della sua ex moglie;
- una poliziotta bresciana che diventerà molto amica della protagonista, anche in virtù del fatto che gli opposti si attirano;
- Giuli, un’amica carissima di Vanina, che con la polizia non c’entra nulla.
- un anatomopatologo che convive felicementeda anni con un fotoreporter e che con la Guarrasi condivide la passione dei film d’antan, soprattutto se ad ambientazione siciliana;
- un’anziana ma arzilla ultrasettantenne che affitta a Vanina la sua casa ai piedi dell’Etna, e che tratta la protagonista come se fosse una figlia;
- Tito Macchia, un napoletano enorme e sardonico, primo dirigente della Mobile che, quando necessario, sa farsi rispettare e obbedire, anche da Vanina che non esattamente uno spirito accomodante;
- un commissario in pensione che, indagine dopo indagine, finirà col diventare un amico irrinunciabile per il lettore .
Sabbia nera: dove tutto ha inizio
È il primo romanzo della serie, ed è l’unico di cui vi dirò qualche parola in più per darvi un assaggio di quello che vi aspetta.
Non preoccupatevi, non vi faccio alcuno spoiler.
Durante lo svolgimento di questa indagine, imparerete a conoscere i personaggi principali di cui vi ho raccontato brevemente e che vi seguiranno durante le successive avventure dell’autrice e, soprattutto, imparerete a conoscere Vanina.
Quando scoprii che la madre della protagonista aveva deciso di darle quel soprannome in onore di Vanina Vanini, il personaggio di un racconto di Stendhal, se già ero stata catturata dalla storia, dal personaggio e dalla scrittura della Cassar Scalia, ho ricevuto il definitivo colpo di fulmine.
Dovete sapere che sono molto legata a quel racconto forse poco famoso che è stato trasposto in pellicola in un omonimo film di Rossellini con Sandra Milo e Paolo Stoppa e poi rivisitato in chiave moderna in un altro film, del 1972, La prima notte di quiete con un Alain Delon giovane e dannato quanto mai.
Il ricordo di quel film mi emoziona ancora perché legato a una me diciassettenne che si rintana al cinema una mattina saltando scuola insieme a dei compagni – ebbene sì, sono così vecchia da essere stata una giovane un po’ ribelle quando a Torino nei cinema esisteva la programmazione della mattina e si bigiava scuola per andarci!
Ma torniamo a Sabbia Nera.
Nera come le ceneri della “Muntagna” – l’Etna– che si risveglia e ricopre di fuliggine i paesini limitrofi e Catania.
Nera come il Noir, perché a Sciarra – in una villa decadente e vetusta di gozzaniana memoria anche per “le piccole cose di pessimo gusto”, nella quale molti anni prima era avvenuto “un ammazzamento” – verrà ritrovato un nuovo cadavere.
E qua mi fermo, perché non voglio rovinarvi il piacere di scoprire da soli quello che succede!
Lo stile di Cristina Cassar Scalia
Se avete amato Camilleri, ritroverete in questi thriller lo stesso italiano “sicilianizzato”.
E se, come me che sono settentrionale doc, lo avete letto con il Devoto-Oli Siciliano/italiano a portata di mano, interpellando ogni tre per due i vostri amici siciliani, vi voglio rassicurare che con la Cassar farete meno fatica.
Sia perché, in caso, vi sarete già allenati con Montalbano, sia perché il linguaggio che usa è decisamente più moderno e comprensibile, nonostante le espressioni dialettali siano ovunque come il prezzemolo.
Vi avverto però: alla fine delle letture, è possibile che vi ritroverete a mettere il verbo al fondo della frase, con molta allegria pensando cose del tipo “fortunata fui” o “fottuta fui”, a seconda di come vi sentite. Sicilianizzarsi un poco sarà inevitabile!
In conclusione
Posso assicurarvi che se amate il genere poliziesco, Vanina Guarrasi vi resterà sottopelle e vorrete continuare a leggere le avventure sue e dei suoi colleghi e amici: io vi confesso che che li ho letti tutti e tutto d’un fiato!
Per quanto mi riguarda, ho trovato lei e i suoi colleghi più realistici e umanamente più intensi di Montalbano e di alcuni dei poliziotti raccontati da Camilleri.
La trama gialla dei singoli episodi è avvincente e spinge il lettore a interrogarsi di continuo sugli indizi per arrivare a trovare il colpevole prima che la narratrice stessa lo sveli.
Insomma, una gran bella serie, un autentico giallo d’autore, almeno per il momento!
Voi l’avete letto? Vi è piaciuto?
Fatemelo sapere nei commenti!